L’ultima versione della nota distribuzione Linux Ubuntu è finalmente disponibile per il download. Ubuntu 16.04, nome in codice Xenial Xerus (scoiattolo ospitale, in italiano), è l’ultima nata in casa Canonical.
Questa è una versione LTS, il che dignifica supportata a lungo. Chi attualmente ha la versione 14.04 LTS può aggiornarla alla versione 16.04 LTS, senza formattare il PC.
Come aggiornare da Ubuntu 14.04 a Ubuntu 16.04
Per eseguire l’aggiornamento aprite “Software & Updates” dalla Unity Dash e cercate l’Update tab assicurandovi di aver l’opzione “Notify me of a new Ubuntu version” (Notifica di una nuova versione di Ubuntu) spuntata su “For long-term support versions” (ovvero le LTS).
Chiudete ora “Software & Updates”, date ALT+F2 e scrivete “update manager” nel command box. Dando invio l’Update Manager dovrebbe notificarvi la possibilità di eseguire un nuovo aggiornamento.
Dando conferma potete iniziare il processo di upgrade, seguendo passo passo le istruzioni su schermo. La durata della procedura dipende strettamente dalla vostra linea e dalle specifiche del vostro PC. Durante l’installazione vi verranno poste numero domande, ad esempio il sistema vi chiederà se volete rimuovere o meno alcuni pacchetti obsoleti.
Le caratteristiche di Ubuntu 16.04
Ubuntu 16.04 è destinata a segnare un punto di svolta nella storia di questa distribuzione. Secondo i piani già annunciati dallo stesso Mark Shuttleworth, questa dovrebbe essere l’ultima versione ad utilizzare la ormai ben nota interfaccia Unity 7 ed il server grafico Xorg: sebbene sia già possibile installare le versioni sperimentali di Unity 8 e Mir, la transizione a queste nuove tecnologie avverrà probabilmente con Ubuntu 16.10.
Non vi sono cambiamenti incredibili, ma nonostante ciò il rilascio della versione LTS 16.04 è molto interessante, poiché avendo aggiornato di fatto tutti (o quasi) i software di sistema e avendo provveduto a correggere quelle piccole note negative che influivano sull’esperienza utente nelle versioni precedenti il lavoro è stato ben fatto. Ubuntu 16.04 è una distribuzione stabile ed estremamente conosciuta, come già spiego nell’apposita sezione delle distribuzioni.
Novità 1
Ubuntu condivide buona parte delle applicazioni con GNOME 3.18, nonostante le tecnologie sulle quali si basano i due ambienti grafici siano profondamente differenti (Unity si basa su Compiz, GNOME Shell su Mutter). Tra le applicazioni spiccano alcune nuove aggiunte, quali l’applicazione Calendario (un must per qualunque sistema operativo moderno) ed il nuovo GNOME Software. Da notare invece la mancanza di due applicazioni ritenute ormai obsolete: Brasero, software per la masterizzazione di CD / DVD, ed Empathy, software di messaggistica istantanea. Entrambe sono comunque installabili successivamente, in quanto disponibili sui repository ufficiali.
Il calendario
Calendario
Già nota agli utenti di GNOME, l’applicazione Calendario è stata finalmente portata su Unity ed era decisamente ora:
Dal layout pulito e semplice, permette la sincronizzazione con account online (ad esempio Google Calendar) ed è integrata con il sistema di notifiche di Unity.
GNOME Software
GNOME Software sostituisce il tanto amato / odiato Ubuntu software center. Come saprete ho sempre odiato l’Ubuntu Software Center per i noti motivi che già ho spiegato nel tutorial su Ubuntu che trovate su questo Sito, invitando ad installare al suo posto APP GRID). Ciò consente di installare, disinstallare o aggiornare le applicazioni presenti nel sistema, accedendo anche a screenshot, recensioni e quant’altro, nello stile degli app store che ormai tutti conosciamo.
Con le prossime versioni ed il conseguente passaggio ai pacchetti Snap, la disponibilità di software non FOSS dovrebbe aumentare, superando così quelle limitazioni tutt’ora presenti nell’installazione di software con licenze non libere.
Grafica
Alcuni elementi di grafica sono stati rinnovati. Lo sfondo predefinito del desktop è più leggero, pur riproponendo lo schema colori già visto nelle precedenti versioni.
Il logo della mascotte (visibile nelle schermate del software di installazione) è uno scoiattolo stilizzato.
La barra di ricerca riceve un piccolo aggiornamento allo stile della barra di scorrimento (bianca e più sottile).
Altri elementi, quali il tema di icone, i colori dell’interfaccia Unity ed il logo all’avvio sono rimasti immutati, ribadendo una ormai apprezzata maturità.
Da notare la possibilità di posizionare la barra di Unity in basso. Si tratta però di un’operazione che richiede l’uso del terminale, poiché questa opzione non è ancora disponibile da interfaccia grafica. Per spostare la barra in basso, bisogna digitare il comando seguente:
gsettings set com.canonical.Unity.Launcher launcher-position Bottom
L’effetto del commando è immediato, come si vede di seguito:
Per ripristinare la posizione originaria, basterà digitare lo stesso comando, terminando con Left al posto di Bottom.
Quindi il comando sarà questo:
gsettings set com.canonical.Unity.Launcher launcher-position Left
Privacy
Tra le novità dell’interfaccia Unity spicca la disattivazione per default delle tanto polemizzate ricerche online. Nelle versioni precedenti infatti, i termini digitati nella barra di ricerca venivano inviati ai server Ubuntu per essere anonimizzati e quindi ritrasmessi a provider di terze parti (tra i quali Amazon), per offrire suggerimenti online. Questa funzione è stata contestata poiché rappresenta una potenziale minaccia alla privacy dell’utente. Inoltre, la presenza di prodotti in vendita su Amazon tra i risultati di ricerca è stata mal vista da moltissimi utenti. Viste le lamentele, Canonical ha deciso di disabilitare questa opzione per default, lasciando all’utente la possibilità di attivarla.
Supporto alle traduzioni
Grazie alla disponibilità di maggiore spazio di archiviazione nei file .iso (circa 1,4 GB contro i 700 MB che si usavano un tempo per rientrare nei limiti imposti dai CD), è finalmente possibile utilizzare un sistema interamente tradotto nella propria lingua senza trovarsi di fronte a schermate parzialmente tradotte. Il supporto alla localizzazione è migliorato notevolmente, e la scelta della lingua da usare va fatta solo al primo avvio (sarà ovviamente possibile cambiare lingua successivamente, se necessario).
Software aggiornati
Ubuntu 16.04 è basata sul recente kernel Linux 4.4, che migliora la compatibilità con hardware recente e, soprattutto, le prestazioni dei driver video open source.
Qui sotto il comando da terminale
Firefox resta il browser predefinito, ed è adesso aggiornato alla versione 45
Per chi lo volesse, è possibile installare altri browser. Chormium (la versione “libera” di Chrome) è aggiornato alla versione 48.
E’ possibile installare Google Chrome e tenerlo costantemente aggiornato solo se il vostro PC ha un architettura a 64 BIT (PC recenti) scaricandolo da QUI
Qualunque sia l’architettura del vostro PC (32 o 64 Bit) potete installare anche Opera Browser scaricandolo da QUI
LibreOffice, la suite di office automation predefinita, è aggiornata alla versione 5.1, portando con sé diverse novità. Il tema grafico Breeze si integra perfettamente nello stile di Ubuntu, rendendo l’esperienza di utilizzo più piacevole e confortevole.
La compatibilità con applicazioni terze è ulteriormente migliorata: è adesso possibile importare presentazioni realizzate con Keynote 6, ed il supporto ai formati di Microsoft Office è stato ulteriormente migliorato.
Per chi si cimenta nella programmazione in Python, l’interprete è stato aggiornato alla versione 3.5 offrendo nuove funzionalità. Tuttavia, Python 2 è ancora disponibile per garantire la compatibilità con applicazioni già esistenti.
Conclusioni
Ubuntu è una delle distribuzioni GNU/Linux più diffuse in ambito desktop. L’esperienza di utilizzo è perfetta per un utente alle prime armi ma non delude gli utenti più avanzati. Nella maggior parte dei casi, inoltre, l’installazione non richiede particolari competenze ed richiede pochi minuti. Inoltre, il rilascio in LTS è un ottimo investimento per il futuro.
La versione è appena uscita quindi inizialmente ci possono essere alcuni problemi. Ad esempio amule-adunanza al momento in cui scriviamo (22 Aprile 2016) non è installabile poiché il PPA non è ancora disponibile (è scontato che lo sarà, è questione di tempo).
Personalmente attendo sempre tre mesi prima di aggiornare all’ultima versione LTS, in modo tale da avere meno problemi possibili.
GUIDA POSTINSTALLAZIONE UBUNTU 16.04
Come sempre ecco QUI il Link per una efficiente guida Post installazione da seguire dopo aver installato Ubuntu 16.04